Han Van Meegeren, un vero falsario di Roberto Mottadelli
Cocciniglia, germogli di vite carbonizzati, polvere di lapislazzuli e fenolo, nigrum optimum, solfuro di mercurio, china, olio di lillà e olio di lavanda. E ancora, un forno costruito a mano, una brocca bianca passata di mano in mano per trecento anni, un’antica mappa dell’Europa appesa alla parete e una vecchia tela scrostata stesa sul tavolo da lavoro. Gli occhi attraversati da un lampo febbrile di soddisfazione, un sorriso nervoso increspa