Il mal di schiena del Prof. Antonio Vespasiani

Il mal di schiena del Prof. Antonio Vespasiani
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Il mal di schiena è un flagello sociale per il quale la collettività spende somme enormi. Individualmente è anche MALATTIA che, a volte, è molto penosa e rende infelice e amara la vita. Non si muore di mal di schiena, ma si soffre molto. La nostra epoca è molto vulnerabile per la sedentarietà che la caratterizza.

La MALATTIA della schiena è ancora mal definita e varie specializzazione concorrono a farne una vera e propria malattia cronica dagli oscuri e confusi contorni.Uno studio dimostra che otto persone su dieci hanno affrontato almeno due volte nella loro vita il problema “mal di schiena”, per un terzo il blocco lombare dura meno di un mese, per un altro terzo il blocco si risolve in meno di due mesi. Inoltre, la metà delle persone che ha conosciuto questa lombaggine “recidiverà ” almeno tre volte nella sua vita con un blocco lombare più o meno lungo nel tempo.

Ogni anno in Italia il dolore lombare è causa di settanta settimane di assenteismo per un gruppo di mille lavoratori, ossia cinque giorni circa per lavoratore e questo è una perdita sociale considerevole (per la quale non esiste neppure una ipotesi di prevenzione).

La nostra vita, al tempo stesso facile e snervante, è la nemica diretta della nostra colonna. Infatti, la colonna è anche lo specchio delle nostre tensioni nervose, oltre che meccaniche. La medicina vertebrale si trova all’incrocio di varie specializzazioni ciascuna delle quali, trovandosela di fronte (senza conoscerla) fa quello che può, ma nessuna di essi può o vuole considerare a fondo l’insieme del problema della meccanica vertebrale e la dinamica della colonna. Bisogna rimettere in discussione sia la parte teorica che quella dei trattamenti tradizionali di cui esiste un campionario che contempla tutto, dalle cure mediche al mago guaritore; questo rende sempre più evidente la necessità di una medicina esperta dei problemi di meccanica della colonna.

Questa breve premessa ha il solo scopo di definire in modo semplice e razionale il significato fondamentale del “mal di schiena”, che non è una malattia, ma il risultato di uno squilibrio meccanico-dinamico delle strutture osteoarticolari-discali e muscolari di tutta la colonna vertebrale; di conseguenza, i trattamenti medici tradizionali sono trascurabili nel loro effetto sulla malattia meccanica del disco-intervertebrale, perché, verità poco nota, il mal di schiena nonostante tutto migliora anche “spontaneamente”.

Ecco alcuni consigli pratici e semplici per la salvaguardia della colonna evitare di restare seduti per lungo tempo;

la spalliera della seggiola deve aderire e sostenere la colonna;
evitare di stare in piedi fermi a lungo evitare divani e poltrone morbidi, bassi e profondi;
dopo una o due ore di posizione seduta è opportuno alzarsi e camminare un po’ evitare la guida continua per più ore;
ogni tanto fermarsi e passeggiare un po’ applicare sotto la materasso un asse rigido di legno e cambiare il materasso con uno ortopedico in caso di soprappeso;
perdere un po’ di chili, ne guadagnerete in aspetto e salute fare una moderata attività fisica, ma con regolarità e alla fine della pratica sportiva, con i muscoli ancora caldi eseguire un po’ di esercizi di stretching (allungamento muscolare) in modo da mantenere una buona flessibilità praticare possibilmente il nuoto, sia in piscina che la mare, evitando di bagnarsi in acqua particolarmente fredda;
rinforzare i muscoli addominali con esercizi appropriati non sollevatore pesi da terra arcuando la schiena, ma piegando le ginocchia.